Il potere temporaneo by Maurizio Ricciardi

Il potere temporaneo by Maurizio Ricciardi

autore:Maurizio Ricciardi [Ricciardi, Maurizio]
La lingua: eng
Format: epub
editore: Meltemi
pubblicato: 2019-03-01T10:34:59+00:00


Esecutivo e parlamento

Seguendo per il “New York Daily Tribune” la cronaca politica, sociale e parlamentare britannica negli anni Cinquanta, Marx si trova a fare i conti con una configurazione del potere che reagisce in maniera articolata e complessa alle variazioni del ciclo economico. Scopre così che, se le crisi possono forse essere un’occasione rivoluzionaria, i momenti di crescita permettono di ridefinire in maniera altrettanto radicale le possibilità di tenuta del sistema politico. Per quanto Marx possa sostenere con molte ragioni che la questione del pauperismo non è minimamente migliorata con il successo del free trade e possa confidare che alla crescita attuale segua una crisi commerciale56, egli è anche costretto a rilevare che il benessere che inizia a diffondersi nella seconda metà del 1852 torna ad avvantaggiare i Tory. Avendo ormai rinunciato a reintrodurre le Corn Laws, essi possono consolidare il “loro potere politico”, utilizzandolo per far aumentare il potere sociale delle loro classi di riferimento. Mentre l’orizzonte della crisi si allontana, e con esso le possibilità immediata di una nuova rivoluzione, il governo della tensione tra il potere sociale e quello politico diviene la preoccupazione fondamentale di ognuno degli esecutivi che si susseguono. Ed è proprio nel registrare quella tensione che Marx delinea con sempre maggior nettezza la figura di Lord Palmerston, che diviene l’espressione inglese della centralità già riconosciuta in Francia all’esecutivo. A metà degli anni Cinquanta il governo di coalizione che era riuscito a rimanere in carica nei tre anni precedenti va in crisi per il modo in cui aveva gestito la guerra di Crimea. All’interno di questa congiuntura, Palmerston rassegna le dimissioni da ministro degli interni, riuscendo a mostrare la propria personale autonomia, separando le proprie responsabilità da quelle dell’esecutivo. “Il suo atto è un grande evento nazionale. Egli si trasforma di colpo nel rappresentante del popolo contro il governo dal quale si separa. Egli non salva solo la sua popolarità, ma rende anche i suoi colleghi impopolari”57.

Marx coglie nella parabola politica di Palmerston un movimento simmetrico a quello che aveva individuato in Napoleone iii. In entrambi i casi un individuo riesce ad affermare il proprio potere personale espropriando il parlamento e stabilendo un rapporto diretto con il popolo. L’affermazione di Lord Palmerston rappresenta così per Marx qualcosa di più e di diverso dall’ennesima peripezia della complicata storia parlamentare britannica dell’Ottocento. Essa esprime una specifica tendenza insita nel potere di governo, che diviene attuale nel momento in cui la potenza sociale che determinati soggetti esprimono impedisce la definizione stabile del potere politico. Nel momento della doppia crisi interna ed esterna, politica e militare, Palmerston riesce ad affermarsi contro il parlamento, minacciandolo dalle colonne del “Morning Post” di appellarsi direttamente al popolo. Egli “minaccia lo scioglimento della Camera, se essa non gli riconosce la stima di cui egli gode al di fuori del Palazzo di Westminster, presso il ‘popolo’. Questo ‘popolo’ si limita ai giornali che lui possiede del tutto o a metà”. In questo modo riesce a “ottroiarsi” il parlamento come ha fatto con la regina58.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.